Anticipazione del Trattamento di fine rapporto: da chi e come può essere richiesta, a quali condizioni e quali sono i requisiti da possedere.
È ormai da diversi anni che lavori ed è giunto il momento di acquistare la prima casa per te o per i tuoi figli? Devi sottoporti ad un intervento chirurgico o sostenere delle spese sanitarie molto costose e per poterle affrontare ti serve del denaro? In Italia, in presenza di certi requisiti e a determinate condizioni, la legge riconosce al lavoratore il diritto di ottenere un’anticipazione del Trattamento di fine rapporto (Tfr). Ma quali sono i requisiti e le condizioni per il Tfr anticipato?
Innanzitutto, devi sapere che il Tfr è una somma di denaro che viene periodicamente accantonata dal datore di lavoro per poi essere liquidata al lavoratore dipendente pubblico o privato nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro, indipendentemente dalle ragioni. In questo articolo ci occuperemo di fornire una panoramica dei requisiti e delle condizioni previste dalla legge per poter ottenere l’anticipo sul Tfr.
Anticipazione del Tfr: cos’è?
L’anticipazione del Tfr è un diritto riconosciuto al lavoratore grazie al quale può ricevere un anticipo pari al 70% del valore del Tfr. L’importo viene calcolato dall’inizio del rapporto di lavoro fino al momento in cui viene richiesta l’anticipazione, purché siano rispettate alcune condizioni e ci siano determinati requisiti.
A chi spetta l’anticipazione del Tfr?
L’anticipazione del Tfr spetta al lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato, anche con contratto di lavoro part-time. Per poter fruire dell’anticipazione è necessario che il lavoratore, al momento della richiesta, stia già lavorando da almeno otto anni alle dipendenze dello stesso datore di lavoro.
Ti stai chiedendo se il dipendente pubblico possa fruire di questo anticipo? La risposta è no, infatti nonostante il Decreto Legge n. 185 del 2008 abbia esteso anche ai dipendenti pubblici l’anticipo del Tfr, non sono stati poi realizzati i decreti attuativi che avrebbero dovuto definire le modalità di erogazione e i requisiti da possedere.
Quali sono i requisiti per poter chiedere l’anticipo del Tfr?
I requisiti per ottenere l’anticipazione del Tfr sono i seguenti [1]:
- essere un lavoratore assunto alle dipendenze di un datore di lavoro privato;
- avere un contratto a tempo indeterminato anche part time, da almeno 8 anni;
- la richiesta deve essere presentata in costanza di rapporto di lavoro, ovvero, quando ancora il rapporto di lavoro è in atto.
Il lavoratore può fruire di questa anticipazione più volte durante uno stesso rapporto di lavoro? La risposta è no, infatti la legge prevede che l’anticipazione possa essere richiesta solo una volta per ogni rapporto di lavoro. Esiste però una eccezione alla regola, infatti i Contratti collettivi nazionali (Ccnl) possono stabilire delle eccezioni migliorative per il lavoratore e questo significa che può essere permesso un secondo anticipo sul Tfr. Ma anche quando il Ccnl non stabilisce nulla, il datore di lavoro può concedere al dipendente di poter fruire una seconda volta dell’anticipazione.
Nessun problema se invece, durante la tua carriera, cambi datore di lavoro, in questo caso è comunque un tuo diritto poter richiedere nuovamente l’anticipo.
Quali sono le condizioni per poter ottenere l’anticipo del Tfr?
Se hai tutti i requisiti per ottenere l’anticipo del Tfr, devi anche rispettare alcune condizioni, in particolare, esso deve essere finalizzato:
- al sostenimento delle spese necessarie per l’acquisto della prima casa propria o dei propri figli, purché l’acquisto sia documentato da atto notarile [2];
- al sostenimento di spese sanitarie straordinarie per terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche [3];
- ai fini del sostegno economico quando si usufruisce del congedo parentale [4];
- ai fini del sostenimento delle spese durante il periodo di congedo formativo [5];
Oltre a queste ipotesi la legge stabilisce che i contratti collettivi o i patti individuali possano prevedere ulteriori e migliori condizioni per il lavoratore [6].
L’anticipo viene sempre concesso?
Nonostante sia un diritto, la norma fissa alcuni limiti che il datore di lavoro è tenuto a rispettare nelle erogazioni degli anticipi. Infatti, egli deve accogliere le richieste di anticipo sul Tfr nella misura del 10 % dei lavoratori che ne hanno i requisiti e le condizioni e, comunque, in misura non superiore al 4% del numero totale dei dipendenti [7]. I contratti collettivi, ad ogni livello, possono infatti stabilire i criteri di priorità da rispettare ai fini dell’accoglimento delle richieste di anticipazione [8].
Come richiedere l’anticipo del Tfr?
Per richiedere l’anticipo del Tfr è necessario compilare una richiesta e indirizzarla al datore di lavoro. In questa richiesta devono essere contenuti gli estremi di identificazione del richiedente (data di nascita, residenza, codice fiscale, qualifica lavorativa) e devono essere esplicitati i motivi della richiesta (spese sanitarie, acquisto prima casa, spese da sostenere per il periodo di astensione facoltativa, spese da sostenere per il periodo di congedo richiesto per la formazione). Ad ogni modo, sarà sempre necessario produrre anticipatamente la documentazione giustificativa atta a dimostrare le condizioni previste.
note
[1] Art. 2120 co. 6 cod. civ.
[2] Art. 2120 co. 8 cod. civ.
[3] Art. 2120 co. 8 cod. civ.
[4] Art. 32 del D. Lgs. n. 151 del 26.03.2001.
[5] Art. 7 L. n. 53 del 2000.
[6] Art. 2120 co. 11 cod. civ.
[7] Art. 2120 c. 7 cod. civ.