Cos’è e come funziona la quattordicesima stipendio? Quali sono le particolarità, quando arriva e come calcolarla.
La quattordicesima mensilità dello stipendio è un esempio di “retribuzione differita”. Significa che il suo ammontare non viene erogato ogni mese, ma matura ogni mese di lavoro e viene pagata in un’unica soluzione secondo le scadenze previste dai singoli contratti collettivi.
L’importo a titolo di quattordicesima è quindi il risultato della somma dei singoli ratei che il dipendente matura per ogni mese in cui è in forza all’azienda. Il periodo di maturazione della quattordicesima di norma decorre da luglio a giugno dell’anno successivo.
Nel corso del rapporto possono verificarsi eventi che non danno diritto alla maturazione della quattordicesima. Se ad esempio nel mese di aprile 2020 il dipendente (in forza all’azienda da gennaio 2015) si è assentato in aspettativa non retribuita, in sede di liquidazione della quattordicesima l’interessato avrà diritto a undici ratei anziché dodici.
La quattordicesima, come la tredicesima, si definisce anche mensilità aggiuntiva perché addizionale rispetto alle dodici ordinarie, relative ai singoli mesi di calendario dell’anno. Analizziamo la questione nel dettaglio.
Quattordicesima stipendio: disciplina
L’ammontare della quattordicesima e la scadenza entro cui dev’essere riconosciuta vengono disciplinate dai singoli CCNL.
Sono tuttavia ammesse condizioni di maggior favore da parte dei contratti aziendali.
Ad esempio, se il contratto collettivo non prevede la quattordicesima, l’azienda può decidere di erogarla, disciplinandola in un apposito accordo interno.
Quattordicesima mensilità dello stipendio: quanto spetta
L’ammontare della quattordicesima è di norma pari alla retribuzione prevista per il mese di erogazione. Se ad esempio la liquidazione avviene entro il 30 giugno di ogni anno, la quattordicesima sarà pari alla retribuzione di giugno.
Facciamo l’esempio di un dipendente assunto in data 1º gennaio 2015. Il CCNL prevede la liquidazione della quattordicesima entro il 30 giugno 2020. L’interessato ha maturato tutti e dodici i ratei pertanto ha diritto all’ammontare pieno della mensilità aggiuntiva.
Ipotizziamo che nella busta paga di maggio 2020 la sua retribuzione mensile lorda sia stata pari a 2.050,00 euro. A giugno, in virtù di uno scatto di anzianità, la sua retribuzione passa a 2.080,00 euro. In sede di liquidazione della quattordicesima gli spetterà pertanto una somma pari a 2.080,00 euro.
Esempio di calcolo quattordicesima
Fanno eccezione a questa regola i dipendenti che nel corso del periodo di maturazione hanno variato l’orario di lavoro passando da part-time a full-time o viceversa. In questo caso nell’importo della quattordicesima si dovrà tener conto della retribuzione ridotta dei mesi in cui il dipendente è stato a tempo parziale.
Prendiamo il caso del dipendente dell’esempio precedente. Il periodo di maturazione della quattordicesima è luglio 2019 – giugno 2020. Dei mesi interessati, sei sono stati lavorati in regime di part-time al 50% e i restanti full-time.
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Quattordicesima mensilità 2023: cos’è, a chi spetta, come si calcola e quando arriva