Con la circolare 35E l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul nuovo bonus ai dipendenti contro l’aumento delle bollette.
Pur in periodo di transizione, con un Governo che finisce il suo percorso e uno nuovo insediato ufficialmente dopo le elezioni politiche, i temi caldi permangono in tutta la loro concretezza ed attualità. Uno di questi è il caro energia, che sta affliggendo da vari mesi cittadini, famiglie ed imprese.
In proposito non possiamo non ricordare che il Governo Draghi ha scelto di stabilire una nuova soglia per i cosiddetti ‘fringe benefit‘ per i lavoratori dipendenti: il limite è stato infatti aumentato a 600 euro, mentre prima era a 258 euro.
la novità più significativa è in verità l’estensione dell’agevolazione, che ora potrà coprire anche le spese del lavoratore che, insieme alla sua famiglia, deve fronteggiare a causa degli aumenti delle bollette acqua, luce e gas. Ci riferiamo ai costi delle utenze domestiche ed è per questo motivo che si può parlare di bonus bollette. In considerazione dell’evidente rilievo di queste novità, vediamone di seguito qualche ulteriore aspetto.
Fringe benefit, bonus ai dipendenti fino a 600 euro: cosa prevede la norma
Con l’autunno le preoccupazioni per nuovi marcati incrementi dei costi delle bollette sono del tutto evidenti. Ecco perché conseguentemente cresce l’attenzione di cittadini ed imprese verso quello che è denominato bonus bollette.
E’ stato il decreto Aiuti bis del Governo Draghi, ed anzi la sua conversione in legge, a dare una risposta a coloro che temono esborsi fuori controllo. Infatti, come detto in apertura, il provvedimento ha disposto una nuova soglia per i cd. fringe benefit. Ricordiamo in breve che questi ultimi altro non sono che voci addizionali alla retribuzione, corrisposte sotto forma di beni o servizi (per es. auto a disposizione, polizze assicurative, buoni pasto, viaggi premio, ecc.) da un’azienda ai propri lavoratori. Esse trovano comunque menzione nel cedolino o busta paga.
Il punto è che grazie alla citata conversione il limite massimo di spesa è stato innalzato per l’anno in corso a 600 euro per offrire maggior copertura in un periodo difficile. Soprattutto, nel quadro dei fringe benefits trovano ora spazio le spese sostenute per acqua, gas e luce.
Come funziona il nuovo bonus ai dipendenti
Capire qual è il meccanismo di funzionamento di quest’agevolazione contro il caro energia non è difficile. Il bonus bollette altro non è che una somma erogata o rimborsata dall’azienda al dipendente, per aiutarlo con il pagamento delle utenze domestiche (luce, acqua e gas), i cui costi – come è ben noto – sono lievitati enormemente negli ultimi tempi.
Un po’ più nel dettaglio le vie di utilizzo del bonus bollette sono dunque due:
- erogazione diretta delle somme al fornitore della somministrazione del servizio di luce, gas o acqua;
- rimborso delle spese effettuate in via diretta dai dipendenti, ma ovviamente dimostrando quali sono le cifre reali di spesa, ovvero documentando tutti i costi sostenuti.
Chiaro che il rimborso in busta paga è una strada più facilmente percorribile dall’azienda o datore di lavoro, considerando che i canoni delle utenze sono solitamente addebitati in via diretta al titolare delle stesse, ovvero il lavoratore.
In tema di bonus bollette 600 euro è utile ricordare inoltre che si tratta di somme escluse dal reddito di lavoro subordinato ai fini Irpef entro il limite complessivo di 600 euro, ma anche dalla base immobile contributiva (ma nel tetto di 600 euro). Oltre a ciò, vi è una ulteriore deroga alla regole generali: le aziende possono anche fornire benefit maggiori della cifra di 600 euro nell’anno d’imposta 2022. Tuttavia la parte che oltrepassa questo ammontare sarà soggetta ad imposizione fiscale.
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