Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende noto che la Commissione europea ha approvato, con decisione del 6 dicembre 2022, la richiesta di autorizzare l’estensione per ulteriori 12 mesi (quindi per tutto il 2023) della durata dell’esonero contributivo per sostenere le imprese dell’Italia Meridionale nel contesto della guerra con l’Ucraina, nonché di aumentare il budget di 5,7 milioni di euro e i massimali per impresa fino a 2 milioni (ML comunicato 7 dicembre 2022).
L’esonero prevede un’agevolazione contributiva pari al:
- 30% dei contributi previdenziali complessivi per l’occupazione (già autorizzato per tutto il 2023) sino al 31/12/2025 nelle aree svantaggiate del Sud Italia, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, ad esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.
- 20% per gli anni 2026 e 2027;
- 10% per gli anni 2028 e 2029.
Si rammenta che l’esonero è rivolto a tutti i rapporti di lavoro dipendente, fatta eccezione per i datori domestici e agricoli.
Ai fini della fruizione della misura Decontribuzione Sud, il datore dovrà rispettare:
- la regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, dunque dovrà essere in possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- le norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- gli accordi e i contratti collettivi, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
L’esonero è compatibile con altre forme di sgravio (nei limiti dei contributi dovuti), a condizione che non ci siano ulteriori divieti di cumulo previsti da altra normativa.