In quale modo si deve rendicontare o fatturare la prestazione di lavoro occasionale?
I compensi ricevuti per la prestazione di lavoro occasionale non devono essere fatturati, in quanto la rendicontazione, a seguito della comunicazione obbligatoria inviata dal committente, viene effettuata dall’Inps.
Se parliamo, però, di lavoro autonomo occasionale, chi riceve il compenso deve emettere una speciale ricevuta, assoggettando quanto ricevuto a una ritenuta d’acconto, a seconda dei casi, ma senza addebitare l’Iva.
Facciamo allora un breve punto della situazione, incominciando dalla differenza tra lavoro occasionale e lavoro autonomo occasionale.
Lavoro occasionale e lavoro autonomo occasionale
Il lavoro occasionale, dopo l’abolizione dei voucher, può essere reso tramite contratto di prestazione occasionale o tramite il libretto famiglia: in precedenza era noto anche come lavoro accessorio perché non è assimilabile né al lavoro autonomo, né al lavoro subordinato (dipendente) o parasubordinato (cococo), ma è una tipologia di attività marginale e prettamente saltuaria.
Il lavoro autonomo occasionale, invece, è inquadrabile tra le attività autonome, esercitate, cioè, senza alcun vincolo di subordinazione né di coordinamento, come l’attività d’impresa e l’attività professionale: non richiede, però, l’apertura della partita Iva, in quanto l’attività è svolta in modo saltuario ed è priva del requisito dell’organizzazione e della professionalità.
In pratica, il lavoro autonomo occasionale e il lavoro autonomo con partita Iva, sia che si tratti di attività professionale, sia che si tratti di attività d’impresa, si distinguono in base all’organizzazione e all’abitualità nell’esercizio dell’attività.
Rendicontazione del lavoro occasionale
Il lavoro occasionale, reso sia tramite contratto di prestazione occasionale che attraverso il libretto famiglia, come anticipato viene rendicontato direttamente dall’Inps e non va fatturato dal lavoratore.
Nel dettaglio, l’Inps rende disponibile, attraverso la piattaforma telematica delle prestazioni occasionali, una sorta di busta paga, per il lavoratore, che contiene un rendiconto delle retribuzioni erogate da tutti gli utilizzatori, di tutti i contributi previdenziali e assistenziali accreditati alla Gestione separata Inps e dei premi versati all’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni.
Questi dati devono essere conservati dal lavoratore, ma non è necessario riportarli nella dichiarazione dei redditi, in quanto il reddito derivante dal lavoro occasionale è esente dalle imposte.
Rendicontazione del lavoro autonomo occasionale
Il lavoratore, come abbiamo detto, deve invece emettere una ricevuta per giustificare i compensi percepiti per la prestazione di lavoro autonomo occasionale.
Nella ricevuta, in particolare, si deve indicare:
nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza del lavoratore;
nome, cognome, o ragione sociale (se si tratta di società o altro ente), eventuale data di nascita, codice fiscale, eventuale partita Iva, domicilio del committente;
importo lordo del compenso;
eventuale ritenuta d’acconto (pari al 20% del compenso): la ritenuta è dovuta solo se il committente è sostituto d’imposta (il committente verserà la ritenuta all’erario, con modello F24, codice 1040, entro il 16 del mese successivo al pagamento; certificherà poi la ritenuta al lavoratore);
eventuale importo netto percepito (compenso lordo meno ritenuta);
data, luogo e firma del lavoratore e del ricevente.
Il documento deve, inoltre, recare la seguente dicitura, in quanto non si applica l’Iva:
“Prestazione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 5 del DPR 633/72”.
Infine, se l’importo del compenso supera 77,47 euro, deve essere apposta una marca da bollo da 2 euro (soltanto nella ricevuta originale, che va al cliente; sulla copia del lavoratore sarà sufficiente indicare: “Imposta di bollo assolta sull’originale”), recante una data precedente o contemporanea alla data di emissione della ricevuta.
Facsimile ricevuta di compenso per lavoro autonomo occasionale
Il/La sottoscritto/a …
nato/a …il …
residente a …in via …n …
codice fiscale …
dichiara
di aver ricevuto dalla ditta…con sede a … in via … Part. Iva n …
per prestazioni di … nel periodo da …a …
un compenso complessivo come di seguito indicato:
importo lordo euro …
ritenuta d’acconto Irpef 20% euro …
netto percepito euro …
Luogo …
Data …
Firma …
Prestazione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 5 del DPR 633/72
Bollo euro 2,00 su compenso superiore a euro 77,47