Distacco del lavoratore: come gestirlo per evitare rischi e sanzioni

Il distacco del lavoratore subordinato è uno strumento contrattuale molto utilizzato per gestire la variazione del luogo di svolgimento della prestazione svolta dai dipendenti, che però in questo caso, a differenza di quanto avviene in caso di trasferta, sono anche soggetti al potere organizzativo e direttivo di un’altra azienda, che li impiega in base a quanto previsto nel contratto stipulato con il datore di lavoro principale. Cinque sono gli scenari che possono presentarsi. Quali?
Il distacco di personale è un’operazione attraverso cui un’azienda distaccante invia temporaneamente uno o più dipendenti a lavorare presso un’altra azienda, individuata come distaccataria (D.Lgs. n. 276/2003).
Dal 1° gennaio 2025, per le operazioni di distacco di dipendenti tra imprese, fino ad ora considerate fuori dell’ambito di applicazione IVA, l’imposta è dovuta e calcolata sul puro costo anche nel caso di distacchi del personale.

Scenario n. 1 – Distacco parziale del lavoratore

1) La situazione che si crea: il distacco del lavoratore può anche essere parziale, ovvero realizzarsi per un certo numero di ore o giorni alla settimana. Nel restante orario di lavoro il lavoratore continua a prestare servizio presso la sua azienda.
2) Come gestirla: il datore di lavoro può scegliere liberamente il numero di ore in cui destinare il lavoratore distaccato all’impresa distaccataria. La distanza tra le due sedi di lavoro deve essere tale da consentire al lavoratore adeguati spostamenti i cui costi restano a carico del datore di lavoro. In ogni caso, il distacco che comporti un trasferimento ad un’unità produttiva situata a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive.
3) Opportunità: tramite il distacco parziale il datore di lavoro può impiegare efficacemente il dipendente anche in caso di una riduzione dell’attività che rischierebbe di dover essere gestita attraverso gli ammortizzatori sociali
Scenario n. 1
Opportunità per il datore di lavoro
Cosa deve fare il datore di lavoro
Distacco parziale del lavoratore
Impiego efficace del lavoratore anche in caso di riduzione dell’attività
Definire l’orario di lavoro da svolgere in distacco e i costi da sostenere per lo spostamento del lavoratore

Scenario n. 2 – Modifica inquadramento in corso di distacco

1) La situazione che si crea: il distacco del lavoratore comporta un mutamento delle mansioni definite nel contratto di assunzione.
2) Come gestirla: il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore interessato. Le nuove mansioni comunque non possono mai essere inferiori a quelle normalmente svolte e non devono comportare una retribuzione minore.
3) Sanzioni e rischi: il datore di lavoro che dovesse demansionare il lavoratore senza il suo consenso rischia di subire le dimissioni per giusta causa e il risarcimento del danno.
Scenario n. 2
Sanzione per il datore di lavoro
Cosa deve fare il datore di lavoro
Modifica inquadramento in corso di distacco
Dimissioni per giusta causa e risarcimento danni al lavoratore
Comunicare al lavoratore gli estremi del distacco e le modalità di svolgimento dello stesso

Scenario n. 3 – Rifiuto del lavoratore ad essere distaccato

1) La situazione che si crea: il lavoratore rifiuta il distacco ordinato dal datore di lavoro
2) Come gestirla: il distacco è un atto unilaterale che rientra nel potere organizzativo e direttivo del datore di lavoro: il consenso del lavoratore non è richiesto. Tuttavia, occorre rispettare due fattispecie di esclusione previste dalla norma: il caso di mutamento delle mansioni e il trasferimento ad unità produttiva oltre i 50 km.
3) Sanzioni e rischi: la fruizione contemporanea di congedi e/o permessi non cumulabili implica il rischio che l’INPS provveda al recupero, per il tramite del datore di lavoro, dell’indennità erogata.
Scenario n. 3
Rischi per il lavoratore
Cosa deve fare il datore di lavoro
Rifiuto del lavoratore ad essere distaccato
In caso di rifiuto il lavoratore rischia il licenziamento per giustificato motivo soggettivo
Attivare il procedimento disciplinare

Scenario n. 4 – Distacco infragruppo o fra retisti

1) La situazione che si crea: è possibile applicare il distacco anche ad aziende appartenenti ad una rete o ad un gruppo di imprese: in questo caso l’interesse del distaccante sorge automaticamente in forza dell’operare della rete, coincidendo col raggiungimento dell’obiettivo comune e, per tale ragione, è esclusa la necessaria individuazione in capo al distaccante.
2) Come gestirla: il datore di lavoro distaccante deve indirizzare opportuna comunicazione in forma scritta al lavoratore e assegnare al distacco una durata commisurata al perdurare dell’interesse del distaccante (Legge n. 99/2013). In tutte le ipotesi di distacco l’azienda distaccante deve trasmettere modello Unilav di trasformazione.
3) Opportunità: i datori di lavoro facenti parte della rete o del gruppo di imprese possono condividere le risorse ed ottimizzarne l’impiego.
Scenario n. 4
Opportunità per il datore di lavoro
Cosa deve fare il datore di lavoro
Recesso anticipato del datore di lavoro
Condividere le risorse ed ottimizzarne l’impiego
Trasmettere il modello Unilav di trasformazione ed informare per iscritto il lavoratore

Scenario n. 5 – Distacco senza interesse legittimo

1) La situazione che si crea: in fase di accertamento ispettivo viene accertata la mancanza di un interesse legittimo al distacco in capo all’azienda distaccante.
2) Come gestirla: il datore di lavoro deve dimostrare l’esistenza di una motivazione tecnica, produttiva ed organizzativa del distaccante, purchè specifico, rilevante, concreto e persistente. Tale interesse deve essere esplicitato nel contratto di distacco stipulato con l’azienda distaccataria.
3) Sanzioni e rischi: sanzione amministrativa da euro 50 per ogni lavoratore occupato e ogni giornata di lavoro svolta
Scenario n. 4
Sanzione per il datore di lavoro
Cosa deve fare il datore di lavoro
Distacco senza interesse legittimo
Sanzione amministrativa da euro 50 per ogni lavoratore occupato e ogni giornata di lavoro svolta
Dimostrare l’esistenza di un interesse legittimo.

10 Aprile 2025


Fonte : WOLTERS KLUWER – Ipsoa Lavoro