Come posso ottenere un’indennità di disoccupazione?

La Naspi viene erogata dall’Inps, su domanda dell’interessato, al verificarsi delle condizioni che ora ti illustreremo.

Chi può chiedere la Naspi?
Può richiedere la Naspi chi ha almeno 13 settimane di contributi versati durante i 4 anni precedenti alla cessazione del rapporto di lavoro.

La Naspi spetta ai lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro subordinato (compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative e i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni) che hanno perduto involontariamente l’occupazione.

Ti ricordiamo che è possibile chiedere la Naspi non soltanto in caso di licenziamento, ma anche dai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa (ad esempio, per il mancato pagamento dello stipendio o per mobbing) e per crisi d’impresa o fallimento dell’azienda datrice di lavoro: queste ipotesi, infatti, sono considerate una «perdita involontaria dell’occupazione».

Come si fa la domanda per la disoccupazione?
La domanda per percepire la Naspi va presentata, personalmente o tramite un patronato, esclusivamente in via telematica all’Inps, entro il termine massimo di 68 giorni decorrenti dalla data di perdita del lavoro.

L’autenticazione al sito avviene con Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta Nazionale dei Servizi); poi bisogna seguire le istruzioni della piattaforma per compilare online il modulo di domanda con tutti i dati richiesti (anagrafica, codice fiscale, estremi del documento di riconoscimento, comunicazione Unilav della perdita del lavoro).

Quando viene erogata la Naspi?
Il diritto a percepire la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo alla data di avvenuta cessazione del rapporto di lavoro. Questo breve arco temporale è chiamato periodo di carenza: il che significa che la prima settimana di disoccupazione non è coperta da alcuna indennità. Per chi presenta la domanda successivamente – ossia entro i 60 giorni seguenti, perché il termine complessivo utile è di 68 giorni – l’indennità decorre dal giorno di invio della domanda, e il periodo precedente si perde.

La percezione della Naspi è subordinata alla sottoscrizione, da parte del richiedente, della dichiarazione di immediata disponibilità (Did) allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro: nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, il richiedente Naspi deve recarsi presso il Centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato, finalizzato alla ricerca di nuova occupazione.

A quanto ammonta l’indennità di disoccupazione?
L’importo della Naspi varia in relazione all’ammontare del reddito di lavoro percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione: se è inferiore all’importo di riferimento stabilito dalla legge, che per il 2023 è pari a 1.470,99 euro, il beneficiario riceve mensilmente, dall’Inps, una somma pari al 75% della retribuzione media imponibile ai fini previdenziali dell’ultimo quadriennio.

Se, invece, la retribuzione media del lavoratore è superiore all’importo di riferimento annuo, il trattamento Naspi è pari al 75% dell’importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e tale importo. A partire dal 91esimo giorno di percezione, la Naspi viene progressivamente ridotta, del 3% per ciascun mese successivo.

Quanto dura la Naspi?
La Naspi viene riconosciuta per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni; in ogni caso, la durata massima della Naspi è di 24 mesi.

Si può lavorare durante la Naspi?
Chi trova un nuovo lavoro mentre percepisce la Naspi deve comunicare all’Inps l’assunzione tramite il servizio telematico “Naspi-Com”. La Naspi non decade se la rioccupazione con contratto di lavoro subordinato non supera la durata di 6 mesi e se il nuovo rapporto di lavoro non dà luogo alla percezione di un reddito annuo da lavoro dipendente superiore a 8.145 euro (per i lavoratori autonomi che hanno aperto la partita Iva durante la Naspi la soglia è più bassa: 4.800 euro annui).

Altrimenti, se durante il periodo di carenza l’avente diritto alla Naspi trova un nuovo lavoro (o apre una partita Iva come lavoratore autonomo) perde il diritto a percepire l’indennità di disoccupazione: la Naspi viene rifiutata per rioccupazione durante il periodo di carenza. Ciò significa che, se il disoccupato vuole ottenere la Naspi, deve attendere almeno 8 giorni dalla data di cessazione del precedente impiego, prima di trovare un’altra occupazione.


9 Marzo 2023