Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-legge 144/2022 del 23 settembre recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ribattezzato “Aiuti-ter”, si ripropone un’indennità una tantum per dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi(commercianti ed artigiani), professionisti ed altre categorie beneficiarie.
Sulla falsariga del bonus 200 euro, introdotto dal Decreto Aiuti, il D.L. Aiuti ter riconosce una somma, esentasse, pari a 150 euro ed erogata, a seconda dei casi, dal datore di lavoro, dall’Inps o dagli Enti di previdenza competenti, previa domanda dell’interessato o d’ufficio.
L’introduzione del bonus 150 euro arriva peraltro in coincidenza con lo sblocco dell’indennità 200 euro per i lavoratori autonomi, oggetto di chiarimenti da parte dell’Inps, con Circolare 26 settembre 2022 numero 103.
Bonus 150 euro lavoratori dipendenti: a chi spetta e quando arriva
Ai sensi dell’articolo 18, i lavoratori dipendenti, eccezion fatta per quelli con rapporto di lavoro domestico, vedranno erogarsi, per il tramite del datore di lavoro e, pertanto, in busta paga, il bonus 150 euro, a condizione che:
- Abbiano una retribuzione imponibile, di competenza del mese di novembre 2022, non eccedente l’importo di 1.538,00 euro;
- Non siano titolari dell’indennità una tantum in quanto appartenenti ad una delle altre categorie beneficiarie, di cui al successivo articolo 19;
- Presentino al datore di lavoro una dichiarazione in cui affermano di “non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16” (riguardanti, rispettivamente il bonus 150 euro a pensionati e beneficiari del Reddito di cittadinanza).
Sono ricompresi nella platea dei beneficiari anche i lavoratori interessati da eventi con “copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)” (articolo 18, comma 4). Sono i casi di coloro che, assenti dal lavoro, beneficiano delle prestazioni economiche erogate dall’Inps, per il tramite del datore di lavoro, non soggette a contribuzione previdenziale.
Cosa succede ai dipendenti con più rapporti di lavoro
I dipendenti titolari di due o più rapporti di lavoro con realtà differenti, hanno comunque diritto al bonus 150 euro una sola volta (articolo 19, comma 3).
Quando arriva in busta paga
L’articolo 18, comma 1, del Decreto “Aiuti-ter” afferma chiaramente che i 150 euro saranno riconosciuti dal datore di lavoro “nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022”.
Le stesse aziende, anticipando per conto dell’Inps l’indennità una tantum, potranno recuperare le somme in parola rispetto ai contributi da versare all’Istituto con modello F24, evidenziando il dettaglio di questa operazione nella denuncia “UniEmens”, da inviare ogni mese in via telematica all’Inps.
Bonus 150 euro pensionati: a chi spetta e quando arriva
Il bonus 150 euro è esteso ai soggetti residenti in Italia (articolo 19, comma 1):
- Titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022;
- Con reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, non superiore a 20 mila euro per l’anno 2021.
Da precisare che dal computo del reddito personale assoggettabile ad IRPEF, devono essere esclusi:
- Trattamenti di fine rapporto comunque denominati;
- Reddito della casa di abitazione;
- Competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Bonus 150 euro lavoratori autonomi e professionisti: a chi spetta e quando arriva
L’articolo 20 del Decreto “Aiuti-ter” aumenta, in misura pari a 150 euro, l’indennità una tantum di 200 euro già prevista dal Decreto – legge 17 maggio 2022 numero 50 (convertito in Legge 15 luglio 2022 numero 91), ribattezzato Decreto “Aiuti”.
Potranno pertanto beneficiare del bonus aggiuntivo di 150 euro, i soggetti:
- Destinatari dell’indennità pari a 200 euro;
- Titolari di un reddito complessivo, totalizzato nel periodo d’imposta 2021, non superiore a 20 mila euro.
Professionisti iscritti alle casse priva, come e quando arriva il bonus
I professionisti iscritti alle rispettive casse di previdenza possono ricevere i bonus 200 e 150 euro (o bonus 350 euro), in osservanza delle procedure e delle tempistiche definite dai singoli enti e comunicate sui portali online istituzionali.
Si segnalano, a titolo di esempio, le sezioni dedicate alle indennità, disponibili collegandosi a:
- “enpacl.it – Indennità sostegno al reddito” per i Consulenti del Lavoro;
- “cassaforense.it – Notizie in evidenza” per gli Avvocati;
- “cnpadc.it – Comunicazione” per i Commercialisti.
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